Metodo analogico - intuitivo: storia di una scelta.

Il metodo analogico - intuitivo per insegnare la matematica? E' stata una scelta personale e professionale che parte da una riflessione sulle indagini OCSE-PISA in cui emerge che gli studenti italiani considerano la matematica come una materia astratta e inutile per l'attività lavorativa, e andando a scavare alle radici di questa convinzione si trovano anche le "colpe degli insegnanti", ai quali si chiede di far appassionare, e non allontanare, gli studenti alla matematica....sì, ma come?! Attraverso il metodo più efficace, ovvio!!! La critica più sensata che si rivolge spesso alla scuola è quella di essere anacronistica, in quanto insegna come si insegnava tanti anni fa, allo stesso modo. Infatti, quando frequentavo io stessa l'allora "scuola elementare" bisognava acquistare uno strumento didattico rappresentato da una scatola con dei regoli colorati, i quali rappresentavano i numeri da 1 a 10. I testi di allora cominciavano con della logica e l'insiemistica, poi si passava ai primi nove numeri, poi alle loro relazioni ( >,<,=, precedente, successivo, ...), poi addizioni e sottrazioni sempre con i nove numeri ed infine al valore posizionale delle cifre con l'abaco. Ho fatto una ricerca e ho scoperto che i libri di testo, sono praticamente uguali a 30 anni fa e gli strumenti didattici (regoli, abaco) esistevano nella scuola già dagli anni '60! Questo ovviamente non significa che il metodo tradizionale sia inadeguato o inefficace, ma è naturale chiedersi come mai in tutti questi anni di progressi scientifici, la didattica della matematica sia rimasta la stessa! Nel 1941 Jean Piaget, (psicologo che non ha bisogno di presentazioni) formulava le prime fondamentali teorie cognitive riguardo l'elaborazione del concetto di numero, secondo cui la sua costruzione andava di pari passo con lo sviluppo della logica, onde per cui, senza logica non è possibile avere il concetto di numero. Inoltre, secondo le sue ricerche era necessario che il bambino passasse dallo stadio pre-operatorio (4-5 anni) all'operatorio concreto (6-7 anni) per avere chiari i concetti di seriazione e classificazione. Piaget faceva notare che seppur i bambini sapevano produrre verbalmente una sequenza numerica, non sapevano contare, perciò non potevano apprendere la matematica prima dei 6 anni, anzi era addirittura dannoso, perchè avrebbe provocato ansie e paure. Invece di insegnare precocemente i numeri, meglio insegnare la logica e i rudimenti della teoria degli insiemi, la cui padronanza è necessaria per capire il concetto di numero, Tutta la scuola italiana si basa sulle ricerche di questo importante e fondamentale psicologo, ma...a partire dagli anni '80 numerosi ricercatori hanno dimostrato che bambini piccoli (anche in fase neonatale) reagivano alle proprietà numeriche senza avvalersi del linguaggio, del ragionamento astratto o di manipolazioni particolari della realtà. Ad oggi, sappiamo che l'intelligenza numerica è un'abilità presente nell'essere umano fin dalla nascita e che la capacità di discriminare le quantità senza  bisogno di contare si chiama "subtizing". Il subtizing è alla base degli strumenti analogici, usati in tutto il mondo, come ad esempio il rekenrek, ideato da Adrian Treffors. Ed è anche per questo che ho scelto di non usare il metodo tradizionale, e di adottare il metodo analogico - intuitivo.  Per approfondire consiglio questo video.

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